Un filo di adrenalina in più c’è (e si prova a stemperarla), perché l’importanza della prima partita in tornei del genere è argomento noto. Anche per Andrea Soncin, al debutto in una grande competizione nella sua carriera di allenatore, dopo i fasti della Nations League. Ma l’Europeo è un’altra cosa e il ct azzurro lo sa, consapevole che la sua Italia ha addosso un po’ di sana pressione proprio perché i risultati del suo biennio autorizzano a fissare i quarti di finale come obiettivo minimo. Ecco perché oggi a Sion, contro il Belgio (ore 18 su Rai 2), non si può sbagliare. Senza pensare a una rivincita, perché di acqua sotto i ponti ne è passata troppa da quando proprio le belghe ci eliminarono dal disastroso Europeo inglese del 2022. “Sono cambiate tante cose – puntualizza Elena Linari, che era presente a Manchester –, rispetto a tre anni fa siamo cresciute noi e tutto ciò che abbiamo intorno, guardiamo avanti”.
Quel precedente, in ogni caso, non appartiene a Soncin. “A 24 ore dalla partita l’aspetto emotivo prende il sopravvento – l’analisi del ct nella conferenza stampa ufficiale, allo Stade de Tourbillon –, ma abbiamo lavorato su ogni dettaglio, conosciamo bene il Belgio e le ragazze sono pronte a interpretare le più partite in una che ci attendono gestendo al meglio i momenti in campo. E’ magnifico lavorare con loro, nell’avvicinamento a questo esordio credo sia stato importante anche gestire i momenti, capire quando era il caso di allentare un po’ la tensione”. Come da prassi, nessun cenno alla formazione e al sistema di gioco scelto per un’Italia che ha una chiara identità, ma sa anche cambiare pelle adattandosi alle avversarie e alle congiunture.
“Ho chiaramente delle idee ma mi prendo tutto il tempo per valutarle fino all’ultimo – spiega, prima della rifinitura –, nella preparazione abbiamo aggiunto anche situazioni tattiche nuove e le scelte seguiranno la logica di chi entra in questo Europeo con la voglia di giocare tante partite”. La sensazione è che i dubbi siano comunque pochi per tre quarti della difesa (Di Guglielmo, Linari e Salvai) e in mezzo al campo (Caruso, Giugliano e Severini hanno giocato tutte le ultime), molte di più le combinazioni possibili in attacco dove “l’americana” Cantore è imprescindibile ed è difficile fare a meno di Bonansea, con la scelta della prima punta che dipenderà dal disegno offensivo nella mente del ct. “Il Belgio lo conosciamo bene anche perché diverse giocatrici sono in Serie A – ha concluso – è squadra che difende in un modo e attacca in un altro, concedono ma poi sono molto abili nelle transizioni”. Occhi puntati su Tessa Wullaert, pungente centravanti dell’Inter arrivata in doppia cifra al primo anno in Italia (sua compagna in nerazzurro la centrocampista Detruyer), mentre Philtjens, Missipo e Dhont le abbiamo viste col Sassuolo. A ridosso della chiusura della lista definitiva, a mezzanotte,,l'Italia ha cambiato una giocatrice per infortunio rimediato in uno degli ultimi due allenamenti: al posto di Beccari entra Bergamaschi, una delle quattro riserve al seguito. Il cambio è stato approvato dalla commissione medica Uefa.